La rete pubblica in fibra ottica del Trentino
Il Progetto Banda Ultra Larga (Bul), promosso dal Governo italiano con la partecipazione della Provincia autonoma di Trento ed affidato ad Open Fiber, ha l’obiettivo di portare nelle aree periferiche del territorio la rete pubblica in fibra ottica. Open Fiber è la società, incaricata nel 2017 da Infratel, per realizzare la rete pubblica in fibra ottica in Trentino.
L’intervento di Open Fiber consente di collegare con la fibra ottica, garantendo così la navigazione a banda ultra larga, le 276.188 unità abitative del Trentino. La tecnologia FTTH (Fiber To The Home) è la migliore attualmente disponibile sul mercato, perché permette di collegare l’abitazione o l’immobile direttamente con la fibra ottica, garantendo così una connettività ultraveloce, sicura e stabile.
Per abitazioni remote, dove non risulta possibile lo scavo per la posa della fibra ottica, è previsto il collegamento con antenna da installare presso l’abitazione. Il sistema - denominato FWA (Fixed Wireless Access) - consente la navigazione ultraveloce attraverso onde radio e la copertura, come detto, delle zone più remote.
Aree di intervento
Sulla base dei piani degli operatori privati di telecomunicazione il Trentino, come tutte le zone del resto d’Italia, è stato suddiviso in aree nere, grigie e bianche.
Aree Nere
In Trentino rientrano nelle aree nere i centri urbani di Arco, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Rovereto e Trento, dove gli operatori privati investono in prima persona e senza alcun finanziamento pubblico perché il numero di utenze garantisce loro il ritorno sugli investimenti.
In queste aree la fibra ottica è arrivata o lo sarà a breve in tutti gli armadi di strada e gli utenti potranno navigare ad un velocità tra i 30 ed i 200 Mbps.
All'interno delle aree nere - è il caso ad esempio del comune di Trento, che comprende non solo la città ma anche una vasta zona collinare e montana - esistono anche delle sotto-aree bianche, costituite da frazioni o piccoli nuclei familiari, lontani dal centro abitato. Queste aree sono "fuori mercato" e grazie anche all'accordo con il Governo, saranno gestite con i finanziamenti destinati alle altre aree bianche del Trentino.
Dai piani degli operatori TLC si rileva che per il Trentino le aree nere interessano il 41% delle aziende e il 38% della popolazione.
Aree Grigie
Nelle aree grigie rientrano quei comuni dove opera un solo operatore che offre il servizio di banda ultra larga oppure dove la copertura per la banda ultra larga realizzata dagli operatori privati non viene considerata sufficiente oppure non interessa la totalità dell'area.
In questi comuni alla banda ultra larga realizzata sia con investimenti privati si affianca la banda ultra larga realizzata con investimenti pubblici grazie al progetto affidato ad Open Fiber (rete pubblica).
In Trentino i comuni classificati in area grigia sono 27. Qui l'elenco.
Aree Bianche
Sono le aree periferiche dove gli operatori non investono perché a fallimento di mercato e dove internet ultra veloce arriverà solo grazie ai finanziamenti pubblici.
Complessivamente per queste aree si prevede ora un unico intervento per un totale di finanziamento pubblico pari a 72,7 milioni di euro (47,7 milioni di euro del MiSE, 12,5 milioni di finanziamento diretto da parte della Provincia e 12,5 di Fondi FEASR). Ai 12,5 milioni della Provincia vanno aggiunti i 10 milioni spesi per le scuole (progetto in corso) e i contributi destinati al credito d’imposta a favore, sostanzialmente, delle imprese e operatori turistici.
Dai piani degli operatori TLC si rileva che per il Trentino le aree bianche interessano il 59% delle aziende e il 62% della popolazione.
L’elenco dell’Area Bianca conta 134 Comuni. Qui l’elenco.